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Il servizio a Roma

Il servizio di Asilo nido, che rientra tra i servizi pubblici a domanda individuale, è rivolto ai bambini di età compresa tra tre mesi e tre anni (non compiuti), residenti o domiciliati nel territorio di Roma Capitale, ed è offerto mediante una rete integrata pubblico-privato.

Oltre al tradizionale servizio di asilo nido, l’offerta di Roma Capitale comprende i cosiddetti servizi alternativi: gli Spazi Be.Bi., che accolgono i bambini dai 18 ai 36 mesi per una fascia oraria massima di 5 ore giornaliere, e le Sezioni Ponte, riservate ai bambini con età compresa tra 24 e 36 mesi, selezionati dalle liste di attesa comunali per gli asili nido, che non hanno potuto (o non possono più) godere del servizio asilo nido.

Con DGCa n. 45 del 9 febbraio 2023, gli Spazi Be.Bi. sono stati equiparati agli Spazi Gioco per consentire l’accreditamento di queste strutture all’interno del SIRSE (Sistema informativo regionale socio-educativo per la prima infanzia della Regione Lazio), condizione necessaria per l’accesso al mercato pubblico e ai contributi pubblici, secondo criteri che sono stati definiti con legge regionale n. 7 del 5 agosto 2020; tra i requisiti che i gestori devono garantire ai fini dell’accreditamento, c’è l’impegno di rispettare un rapporto di almeno un educatore per 7 bambini e quello di accogliere anche i piccoli da 12 a 18 mesi. Tali disposizioni sono comunque transitorie, in attesa del nuovo Regolamento capitolino di riordino del sistema di educazione e istruzione 0-6 anni, in fase di redazione.

Nell’anno educativo 2021-22, i bambini iscritti nei nidi comunali e convenzionati sono stati 17.610, pari al 32% dei bambini di età inferiore ai 3 anni iscritti in Anagrafe. Sempre nell’a.e. 2021-22, il bando per nuove iscrizioni prevedeva 11.976 posti, a fronte dei quali sono rimasti in lista di attesa solo 435 bambini, il numero più basso dell’ultimo quinquennio (2017-21), frutto dell’adozione di misure più stringenti da parte dell’Amministrazione Capitolina per arginare il fenomeno dei posti assegnati ma non occupati.

I criteri per l’accesso ai Servizi educativi della rete pubblico-privata di Roma, i punteggi da attribuire agli utenti per la costituzione delle graduatorie e le modalità per la presentazione delle domande sono stati ridefiniti, da ultimo, con DGCa n. 44 del 9 febbraio 2023, che aggiorna e sostituisce la precedente delibera di Giunta n. 22 del 7 febbraio 2020.

La politica tariffaria di Roma Capitale prevede una parziale copertura dei costi a carico dell’Amministrazione, mentre alle famiglie è richiesta una compartecipazione alla spesa, il cui ammontare è differenziato in base all’indicatore Isee e alla durata della fascia oraria di erogazione del servizio; la quota che deve essere corrisposta dagli utenti è approvata annualmente dall’Assemblea Capitolina. A seguito della Deliberazione n. 672 del 19 ottobre 2021 della Regione Lazio, con DAC n. 7 del 19 gennaio 2022 l’Assemblea Capitolina ha approvato le tariffe per la frequenza degli Asili nido, che prevede 10 fasce di tariffe differenziate per altrettante fasce Isee.

Il voto medio attribuito dai romani al servizio di Asili nido, nel 2022, è stato 6,7 e non è mai sceso sotto la sufficienza dopo il 2010, anno in cui ha registrato un voto pari a 5,9 (fonte ACoS, Indagine annuale sulla Qualità della vita e dei servizi pubblici locali a Roma).

(ultimo aggiornamento: marzo 2023)

INDICATORI DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI E QUALITÀ DELLA VITA