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Trasporto e mobilità scolastica sostenibile: pedibus, bike to school e carpooling
Il mutamento dei modelli nelle abitudini di spostamento e un’aumentata percezione del pericolo hanno modificato in modo sostanziale il rapporto tra i bambini e la città, e il loro approcciarsi alla mobilità. Anche secondo l’Istat, l’autonomia di movimento dei bambini è uno degli aspetti che ha risentito maggiormente della grande trasformazione dell’ambiente urbano in tutto il mondo occidentale.
L’abitudine di andare a piedi a scuola o all’università è molto più diffusa nei comuni di tipo metropolitano. Nel 2013 in Italia, fra i bambini tra i 6 e i 10 anni che si spostano per raggiungere l’asilo o la scuola (da soli o accompagnati), il 38,4% si è mosso abitualmente a piedi, mentre il 61,6% ha usato uno o più mezzi di trasporto. Mentre il 9,4% dei bambini ha usufruito del trasporto scolastico, i mezzi pubblici sono utilizzati solo dal 4,1%.
Tra chi preferisce i mezzi privati, l’automobile si è confermata come il mezzo principale per andare a scuola accompagnati (47,5%) mentre solo lo 0,5% dei bambini è accompagnato su motociclette o ciclomotori; la bicicletta è stata utilizzata come mezzo abituale di trasporto solo dall’1,2% di bambini tra i 6 e i 10 anni.